El inspector Chen, de la Policía de Shanghai, está temporalmente alejado del Departamento. Trabaja ahora para un acaudalado hombre de negocios que pretende construir un gran complejo residencial, una creación que logre evocar el brillo y glamour de los lejanos años 30. Pero cuando el antiguo miembro de la Guardia Roja, el novelista Yin Lige, es asesinado en su apartamento tras publicar una obra muy crítica con el régimen imperante, Chen deberá regresar al servicio activo para colaborar con su subalterno, el detective Yu, y detener así al culpable. Un caso que dejará entrever a Chen serias implicaciones políticas.

The look at life in Shanghai in the 1990s was more interesting than the murder mystery but it was still a satisfying mystery. ( )

As the third book in the Inspector Chen mystery series, When Red is Black took me a bit longer to get into it than the previous novels, but for obvious enough reasons. Whereas the first two books in the series remained focused on Inspector Chen, this installment has a dual focus on him and his lead detective. The book's blurb didn't suggest this in any way at all, so although I enjoyed getting to know Yu and his family, the split focus of the book just wasn't what I was expecting, and I think my reading experience suffered for it. That said, Xiaolong's style and narrative still sucked me in, and I ended up really enjoying the book. I imagine that future books in the series with a split focus like this will be easier to slip into (assuming there'll be some), but Chen's character is still such that I hope most of the books simply focus on him.

In any case, I'd certainly recommend it to fans of the earlier books in the series, though I'm not sure it's capable of quite the same power of inertia. One way or another, I'm looking forward to picking up the next book in the series. ( )

Non e' esaltante da nessun punto di vista, ma neanche tremendo. La parte migliore (anche se di poco) e' sicuramente la cornice in cui la vicenda e' inserita; ma probabilmente lo diventa solo agli occhi di un pubblico poco abituato (a causa di un mercato, sia letterario sia cinematografico, che ritiene piu' profittevole proporre centinaia di americanate tutte uguali e di nessun valore scegliendo invece poco e niente dall'altra parte) alla narrativa asiatica. ( )

L'ispettore capo Chen non è certo un simpaticone. Ha ragione Nuvola Bianca. Sarà anche un grand'uomo, ma non ci sa fare granché né con le belle ragazze né con i lettori.
Molto meglio il suo secondo Yu, e meno male che l'ha capito anche Qiu Xialong che, questa volta gli lascia tutto lo spazio che occorre.
Il plot giallo non è male (anche se non eccezionale), ma pare che nella Cina di Qiu muoiano di morte violenta solo le donne, chissà perché.
L'accurata descrizione della vita a Shangai oggi, dal socialismo al cibo, dalle joint venture alle esigenze del partito (compromessi con le coscienze compresi) è entusiasmante e vale la lettura. Non ho ancora letto nulla sulla vita odierna in Cina di così vivo e articolato.
Se con il secondo giallo Qiu aveva toppato alla grande questo, terzo, è il libro del riscatto.

Ps. non leggetelo senza procurarvi in rete qualche immagine di shikumen
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