Alessandra Arceri

Questo libro me lo ha regalato Massimo per invogliarmi a seguirlo nella sua attività di nuovo ispiratore di trust everywhere. Ne ho approfittato per rinverdire ricordi universitari, un po’ di diritto privato fa sempre bene. In realtà questo libro parla poco del trust, ah se lo sapesse Massimo, mentre è molto più orientato a fornire una rappresentazione esaustiva di tutti gli istituti delegati a fornire forme di tutela del patrimonio a favore della famiglia. Il libro sconta il fatto di essere un’opera collettiva e, pertanto ne risente in termini di omogeneità dei contenuti. Poi l’esperienza professionale, e personale, mi ha portato a leggere con occhio troppo disincantato istituti che, nella teoria, dovrebbero tutelare la famiglia, ma che vengono nella realtà utilizzati per evitare le azioni dei terzi spesso già conosciute. Ed in realtà il discorso dovrebbe essere, a questo punto, trasferito sul concetto di giustizia nella sua accezione più reale, senza i fronzoli dei giuristi. Ed allora il trust diventa un istituto pericoloso nell’ordinamento italiano. Ed il sistema giustizia in Italia non può essere modificato da una direttiva comunitaria. I panni sporchi si lavano in famiglia, direbbe qualcuno.… (mais)