Ferdinando Camon
Autor(a) de Memorial
About the Author
Obras por Ferdinando Camon
Il mestiere di poeta 3 exemplares
Testori, CI, Dc Cristo è un affare? 2 exemplares
Quando il pentimento diventa delazione 2 exemplares
Autoritratto di Primo Levi — Editor — 2 exemplares
Un altrare per la madre 1 exemplar
Scrivere è più di vivere 1 exemplar
Storia di Sirio 1 exemplar
Aldo Moro fu ucciso per un falso dogma 1 exemplar
Io ti censuro tu invece no 1 exemplar
Intellettuali senza rete 1 exemplar
L'antipatica avanguardia 1 exemplar
Signor Manzoni, s'accomodi fuori 1 exemplar
Liberare l'animale 1 exemplar
Speciale Speciale Il Papa a Padova 1 exemplar
Sei ore verso la maturità 1 exemplar
Etiquetado
Conhecimento Comum
- Data de nascimento
- 1935-11-14
- Sexo
- male
- Nacionalidade
- Italy
- Local de nascimento
- Montagnana, Italy
- Prémios e menções honrosas
- Premio Strega (1978)
Membros
Críticas
Listas
Prémios
You May Also Like
Associated Authors
Estatísticas
- Obras
- 42
- Membros
- 288
- Popularidade
- #81,142
- Avaliação
- 3.5
- Críticas
- 3
- ISBN
- 61
- Línguas
- 9
Alcuni sinonimi sono: autenticità, constatazione, evidenza, sincerità, vero, veridicità, fedeltà, rigore, obiettività, oggettività, realtà, certezza, veracità, dato, dato di fatto, cosa, chiarezza, lealtà, onestà, esattezza.
Non è che poi ne sappiamo di più con queste parole. Forse possono aiutarci i contrari. Vediamo: calunnia, chiacchiera, ciancia, falso, fantasia, finzione, frottola, insinuazione, invenzione, menzogna, mistificazione, nonsenso, posa, simulazione, bugia, fandonia, falsità, insincerità, denigrazione, diffamazione, discredito, maldicenza, malignità, balla, ciarla, pettegolezzo, frode, imbroglio, inganno, fantasticheria, impostura, costruzione, immaginazione, assurdità, paradosso, atteggiamento, cinema, commedia, facciata, finta, palco, scena, recita. Sono molti di più e non mi meraviglio. Possiamo, allora, pensare che sappiamo nulla o quasi della verità, ma tutto della non-verità.
Esistono giornali e riviste in tutte le lingue intitolate alla verità. Aspirano a conoscerla, a descriverla, a venderla. Si sono scritti e si scrivono milioni di libri in nome di questa parola. Molti credono che sia possibile trovarla, acquistarla. Resta l’antico interrogativo: “Quid est veritas?”:
“Allora Pilato gli disse: «Dunque sei tu re?». Gesù rispose: «Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità; chiunque è per la verità ascolta la mia voce». Pilato gli chiese: «Che cosa è verità?». E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo alcuna colpa in lui»”.
Tra i tanti giornali ne leggo uno che porta questo interrogativo nella testata. Non è ovviamente il depositario della parola, ma cerca ogni giorno di trovarla nelle notizie che offre ai lettori.
Nella ex-Unione Sovietica esisteva un quotidiano che portava lo stesso nome. Era l’organo ufficiale del Partito Comunista. Ha chiuso la sua attività quando quel grande paese ha cambiato nome ritornando alla Russia di un tempo. Forse quella era la “loro” verità.
Nei giorni scorsi sul giornale di cui ho detto innanzi è uscita una intervista allo scrittore italiano Ferdinando Camon. Si parlava tra l’altro di un suo libro che mi ha interessato sopratutto per il titolo: “Scrivere è più di vivere”. Me lo sono fatto arrivare da Amazon e sono rimasto colpito da un breve scritto intitolato alla verità. Ho inviato una lettera al giornale che è stata pubblicata.
La pubblico qui nel mio spazio ricordando a me stesso che, contrariamente a quanto pessimisticamente Camon scrive, non desidero essere protetto dall’ignoranza. Come disse Freud, “scherzando si può dire di tutto, anche la verità”.
La lettera:
Caro Direttore,
giorni fa Alessandro Rico ha pubblicato su “La Verità” una bella intervista con lo scrittore Ferdinando Camon. L’incontro è partito da un libro che lo scrittore veneto ha scritto e intitolato “Scrivere è più di vivere”. Me lo sono fatto arrivare in 24 ore e nella lunga lista di riflessioni di questo straordinario scrittore ne ho trovata una molto interessante. Desidero condividerla con i lettori di questo giornale che leggo sin dal primo numero. E’ intitolato, guarda caso: “La Verità”. Ringrazio sia Alessandro Rico che Ferdinando Camon per avermi dato la possibilità di condividere questa esperienza di scrittura e lettura. Ecco il testo:
“Non è nostro interesse sapere la verità. Se sapessimo per un attimo, una frazione di secondo, che cos’è la verità (la verità assoluta, se il primo Motore è Persona o Caso, se noi siamo necessari o facoltativi, se i nostri figli potevano essere altri, se noi siamo ma potevamo non essere, se abbiamo dei fratelli da qualche parte nel Tutto, se il Tutto s’è creato o fu creato, se moriremo morendo o moriremo vivendo …), ne avremmo un urto tale che la nostra vita si disintegrerebbe, di quello che siamo e quello che crediamo e quello che facciamo non resterebbe nulla, e a noi non importerebbe più niente a nessuno.Caricare nel cervello la verità è come piazzarci una bomba e farla esplodere. La verità è la nostra fine e la nostra negazione. Ci annienta. Viviamo nell’ignoranza perché l’ignoranza ci protegge”.
Cordialmente, Antonio Gallo
----
https://medium.com/la-mia-biblioteca/la-verità-nostra-fine-e-nostra-negazione-8...… (mais)