Giuseppe Prezzolini (1882–1982)

La vita di Niccolò Machiavelli di Giuseppe Prezzolini è una biografia del filosofo e statista italiano che ha avuto un impatto significativo sul pensiero politico occidentale. Il libro è stato pubblicato per la prima volta nel 1947 e ha subito diversi rifacimenti e ampliamenti nel corso degli anni.

Prezzolini offre un ritratto complesso e sfaccettato di Machiavelli, mostrandolo non solo come un teorico politico, ma anche come un uomo di governo, un diplomatico, un scrittore e un umanista. Il libro ripercorre la vita di Machiavelli dalla sua nascita a Firenze nel 1469 fino alla sua morte nel 1527, passando in rassegna le sue opere più importanti, come Il Principe, I Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio e La Mandragola.

Prezzolini si sofferma in particolare sull'influenza che le vicende politiche del tempo ebbero sulla formazione del pensiero di Machiavelli. Il filosofo fiorentino visse infatti in un periodo di grande instabilità e conflitto, durante il quale la Repubblica di Firenze fu più volte sconvolta da guerre, rivoluzioni e dittature. Questa esperienza lo portò a sviluppare un'idea della politica molto pragmatica e realista, in cui l'obiettivo principale è quello di mantenere il potere e la stabilità dello Stato.

Il libro di Prezzolini è un'opera fondamentale per chiunque voglia conoscere la vita e il pensiero di Niccolò Machiavelli. È un testo ben scritto e ricco di informazioni, che offre una visione completa e sfaccettata di uno dei personaggi più importanti della storia del pensiero politico occidentale.

Ecco alcuni dei punti di forza del libro:

Prezzolini offre un ritratto complesso e sfaccettato di Machiavelli, mostrandolo non solo come un teorico politico, ma anche come un uomo di governo, un diplomatico, uno scrittore e un umanista.
Il libro ripercorre la vita di Machiavelli dalla sua nascita a Firenze nel 1469 fino alla sua morte nel 1527, passando in rassegna le sue opere più importanti.
Prezzolini si sofferma in particolare sull'influenza che le vicende politiche del tempo ebbero sulla formazione del pensiero di Machiavelli.
Il libro è ben scritto e ricco di informazioni, offrendo una visione completa e sfaccettata di uno dei personaggi più importanti della storia del pensiero politico occidentale.
Nel complesso, la vita di Niccolò Machiavelli di Giuseppe Prezzolini è un'opera importante e ben scritta che offre una visione completa e sfaccettata di uno dei personaggi più importanti della storia del pensiero politico occidentale.… (mais)

Questa è la rilettura di un libro che reca sulla seconda di copertina la data 13 gennaio 1972. Quasi mezzo secolo da quando lo comprai da Guida in Via Mezzocannone a Napoli. Molta acqua è passata sotto i ponti del Bel Paese. Molti sono crollati, altri continueranno a cadere, ma il pensiero espresso dal grande Giuseppe Prezzolini rimane valido. Sotto osservazione è la società italiana nel suo rapporto con la Chiesa e con lo Stato. A distanza di tanto tempo, questo conflitto può sembrare superato, forse lo è. Oggi la Chiesa attraversa una sua crisi di identità alla stessa maniera di come l’attraversa lo Stato nella sua ragion d’essere. Le domande che emergono dalla lettura del libro riguardano sempre quale debba essere il comportamento coerentemente cristiano da parte di chi agisce entro le categorie della politica. Se uno Stato può essere cristiano, se ancora oggi lo è, anche se la sua conservazione e la sua potenza continuano a manifestarsi cercando di limitare le libertà dei cittadini. Lo Stato è un bene nel senso che è migliore dell’anarchia, ma gli Italiani fanno di tutto per farlo essere sempre negativo. Basta vedere le cose con gli occhi della contemporaneità. Il conflitto al suo interno non riguarda tanto e non più quello con la Chiesa, quanto quello tra i suoi stessi poteri. All’origine di tutto c’è sempre la debolezza umana, la sua inevitabile malizia, la sua ricerca di giustizia che non potrà mai essere priva di tutte le storture del famoso “legno storto” di cui parla Emanuele Kant. Temo che Machiavelli continuerà a vincere su tutto e il fiorentino continuerà ad avere ragione.
… (mais)

Questo libro porta la data scritta da me a matita del primo dicembre 1965. Da pochi mesi ero ritornato dall'esperienza inglese di oltre due anni ed ero alla ricerca di un metodo, un sistema, insomma la maniera giusta per rientrare in un contesto umano, sociale e culturale "paesano", nel quale non riuscivo ad adattarmi. Rispetto all'esperienza precedente, quella degli otto mesi in Germania, le cose erano andate meglio, mi potevo ritenere soddisfatto.

Il problema però era quello di dover affrontare il futuro, per conoscerlo e farlo, possibilmente, mio. A distanza di oltre mezzo secolo, scrivere di queste esperienze lontane, sembra facile e chi mi legge certamente sorriderà. A ben ragione, se penso a come è cambiato il mondo da quei tempi. Su questo tema cercherò di spiegare a me stesso e a chi eventualmente vorrà leggermi, cosa significa per me questo libro di Giuseppe Prezzolini. Basta dare una scorsa all'indice degli argomenti che tratta nel libro.

Inizia con una breve storia della parola "cultura", di come formarla, della certezza che è una avventura personale, degli strumenti da usare per conquistarla e conoscerla, le sue tecniche. Necessaria premessa per arrivare ad esprimersi nei modi e nelle maniere più giuste, corrette ed utili. Ma per fare queste cose bisogna avere piani, progetti, idee. Sono esperienze che la vera cultura pretende e richiede a chi vuole conoscerla.

Per questa ragione ci sono ottimi strumenti quali le antologie e le enciclopedie, le traduzioni, i dizionari, le biblioteche, i giornali e le riviste. Una volta conosciute queste realtà comunicative bisogna apprendere come leggere rapidamente o lentamente ma con frutto. E' necessario anche saper guardare la televisione (allora unico canale in bianco e nero!) ascoltare le radio, andare a cinema. Un discorso importante è quello che riguarda la conoscenza delle lingue, come anche avere amici e conoscenze giuste per arrivare a conseguire borse di studio sempre utili.

Tutto questo serve capire quanto sia importante conoscere innanzitutto la propria cultura, quella nazionale e confrontarsi con quella degli altri. Le fonti sono quanto mai importanti ed ecco la necessità di conoscere le bibliografie della conoscenza che deve portare a fare ricerca nella quale anche il caso gioca un ruolo determinante.

Bisogna poi tenere presente il fatto che tutta la cultura è storia, la quale riconosce alla filosofia il suo giusto primato. Bisogna ricordare anche che la cultura non è una parola senza limiti, L'indice si conclude con un ricco elenco dei libri che concorrono a creare la cultura di un cittadino italiano. Non c'è che dire, Prezzolini aveva incluso tutto in questo suo preziosissimo libro dalla copertina rossa, che io per molto tempo ho considerato la mia "bibbia" per una "cultura fai da te", che la scuola italiana non mi aveva dato, certamente per mia incapacità. A distanza di tanto tempo questo manuale conserva tutto il suo valore, una vera e propria guida per autodidatti, per chi aveva ed ha ancora oggi la voglia di apprendere, leggere, studiare, comunicare.

Chi meglio di lui poteva farlo? Uno studioso lontanissimo da ogni forma di intellettualismo, anzi un anti-intellettuale, uno studioso che diventò ufficiale senza mai essere stato un soldato, corrispondente di giornali senza mai essere passato per una redazione di giornali, capo di un ufficio della Società delle Nazioni senza aver fatto mai l'impiegato, e finalmente poi diventato Professore alla Columbia University senza avere mai preso una laurea. Insomma un "self made man".

Grazie a Giuseppe Prezzolini per avermi insegnato molto più di quanto mi abbia dato la scuola italiana. Prima di trasferirsi in Svizzera, Prezzolini visse per qualche tempo a Vietri sul Mare ed ebbi modo di vederlo passeggiare sul lungomare in compagnia di molte persone. Non mi fu possibile parlargli, ma è come se lo avessi sempre conosciuto con tanti suoi libri che mi ritrovo nella mia biblioteca. Grazie Giuseppe Prezzolini!… (mais)