Retrato do autor

Andreas Reckwitz

Autor(a) de Die Gesellschaft der Singularitäten

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About the Author

Andreas Reckwitz is Professor of Social Theory and Cultural Sociology at Humboldt University, Berlin.

Obras por Andreas Reckwitz

Subjekt (2008) 5 exemplares
Odkrycie kreatywnosci (2017) 1 exemplar

Associated Works

Warum Lesen: Mindestens 24 Gründe (Bibliothek Suhrkamp) (2020) — Contribuidor — 9 exemplares

Etiquetado

Conhecimento Comum

Data de nascimento
1970-03-18
Sexo
male
Nacionalidade
Germany
Local de nascimento
Witten, Nordrhein-Westfalen, Deutschland
Ocupações
sociologist
cultural scientist
Prémios e menções honrosas
Leibnizpreis

Membros

Críticas

La società moderna si basa su aspettative positive verso il futuro, soprattutto nel quadro di un imperativo di progresso. Le perdite deludono però questa narrativa del progresso: perdite di status, di significato, di controllo o della fiducia nel futuro stesso. Il risultato è una costellazione paradossale di perdite tipica della modernità: questa società vuole ridurre le perdite e allo stesso tempo aumentarle. Cerca sistematicamente di rendere invisibili le esperienze di perdita e allo stesso tempo sviluppa alcune forme di "fare perdita" come la nostalgia e il calcolo del rischio. Il problema delle perdite acquista, nella società tardo-moderna, un rilievo straordinario non solo in relazione al cambiamento climatico, ma anche in una visione generale più catastrofica dello sviluppo sociale. L'obiettivo della presentazione di Andreas Reckwitz è quello di sviluppare uno schema di una sociologia della perdita.… (mais)
 
Assinalado
claudio.marchisio | Jul 16, 2023 |
Non ricordo di aver dedicato così tanto tempo ad un libro, di averne ripercorso le pagine, di aver riflettuto così a lungo sulle sottolineature.
Ho ricevuto da queste pagine una quantità di stimoli che non immaginavo. Eppure l’ho letto per caso, attratto dal titolo: la fine delle illusioni.
Non sapevo nulla dell’autore e conoscevo poco degli argomenti che tratta. Certo, avevo sentito parlare di un suo maestro (Giddens) e ne ho letto alcuni libri, ma in modo sostanzialmente superficiale; certo sono sempre stato attratto dal tema della complessità nello sviluppo della modernità ma non avevo mai immaginato di poter guardare a questa complessità con uno sguardo così comprensivo com’è lo sguardo di Reckwitz.
Il suo racconto collega una quantità che a me pare stupefacente di elementi e li riconduce a concetti di base che, sebbene molti, sono facilmente comprensibili ed esposti in un linguaggio amichevole, che non ha nulla di ostile, come invece, a volte, accade con libri di sociologia.
Non è mia intenzione recensire questo libro: non ne avrei la capacità. Ciò che mi interessa annotare qui sono i segni che questa lettura mi ha lasciato.
Reckwitz mi ha mostrato un modo di interpretare lo sviluppo della modernità analizzando le fasi di questo sviluppo, i paradigmi che le hanno caratterizzate, le strutture sociali che si sono formate nel tempo, l’effetto che queste strutture hanno avuto sulla cultura e sulle esigenze individuali e collettive.
Mi ha fatto scoprire dove si origina la fame di cultura presente ovunque, quella fame che spinge me e molti altri ad acquistare più libri di quanti se ne possano leggere, a visitare più mostre di quante se ne possano davvero a capire, a collezionare mete di viaggio che non sempre si riesce davvero ad apprezzare.
Mi ha insegnato a guardarmi come un potenziale appartenente alla classe gli hypercolti, quegli individui che coltivano incessantemente il proprio sviluppo singolare inseguendo l’unicità attraverso il consumo di prodotti culturali, proponendola come principale valore del proprio se.
Con il suo libro ho imparato a guardare alla società che mi sta intorno riconoscendone la stratificazione e l’evoluzione nel corso degli ultimi 70 anni; ho guardato all’evoluzione della classe media, cui hanno cercato di appartenere le persone della generazione dei miei genitori, come la classe che mi ha formato ma che ha fatto sorgere in me, in noi figli di quella generazione, il desiderio di andare oltre le regole, oltre gli standard, oltre i risultati consolidati, oltre i confini raggiungibili, oltre il noto.
Mi ha suggerito di riflettere sull’atteggiamento verso il presente e l’immediato futuro, di riflettere sulla crisi che il nostro mondo sta attraversando.
Mi domando ora come potrò mettere a frutto tutto questo. Certamente non riesco più a guardare al mondo con lo stesso sguardo di prima; me ne accorgo continuamente; continuamente mi chiedo dove posso collocare ciò che vedo nella prospettiva che questo libro offre.
… (mais)
 
Assinalado
claudio.marchisio | Jun 22, 2022 |
Dieses vielfach gelesene, diskutierte und ausgezeichnete Werk betrachtet die zentrale These (nach Wikipedia), dass spätmoderne Gesellschaften „seit den 1970er Jahren im Unterschied zur klassischen Moderne nicht mehr primär von einer sozialen Logik des Allgemeinen, sondern durch die systematische Hervorbringung von Einzigartigkeiten, von Singularitäten gekennzeichnet“ sind.
Ich kann der Logik des Autors und seiner ausführlichen Analyse folgen, wenn ich sie auch (um meine geringfügige Kritik gleich zu bringen) eher beschreibend finde und speziell beim Thema „Unterschicht“ nicht ganz zutreffend.
Träger des sozialen Wandels ist die neue akademische Mittelschicht.
Was mir sehr einleuchtet, ist die Analyse des Arbeitsmarktes weg von der Leistungs- zur Erfolgskultur. Gerade an der Universität kann ich das nicht nur für die individuellen Biografien, sondern auch für die Beurteilung von Projekten beobachten. Wie auch immer, es ist jedenfalls zutreffend, dass Performanz entscheidend ist und sich eben nicht nur aus sekundär erwerbbaren Bildungsabschlüssen, sondern auch aus kulturellem Kapital (v.a. der Herkunftsfamilie) speist.
Der Autor erstreckt seine kenntnisreiche Analyse auch auf Faktoren wie Bildung, Ernährung, Sport, Reisen, Politik usw. Insgesamt ist ein sehr lesenswertes Buch entstanden, wenn auch die Frage offenbleibt, welche Konsequenzen aus den Schlüssen zu ziehen sind, für mich als Erziehungswissenschaftlerin, Mutter und politisch interessierte Frau.
… (mais)
½
 
Assinalado
Wassilissa | Aug 9, 2019 |

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