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Carlo Sgorlon (1930–2009)

Autor(a) de Il trono di legno

47 Works 343 Membros 6 Críticas

About the Author

Obras por Carlo Sgorlon

Il trono di legno (1973) 46 exemplares
L'armata dei fiumi perduti (1985) 43 exemplares
Il calderas (1988) 21 exemplares
Affreschi dei Tiepolo nel Veneto (1989) 20 exemplares
La carrozza di rame (1987) 17 exemplares
La conchiglia di Anataj (1983) 15 exemplares
Gli dei torneranno (1977) 14 exemplares
Regina di Saba (1992) 11 exemplares
La fontana di Lorena (1990) 11 exemplares
Il processo di Tolosa (1998) 8 exemplares
Il patriarcato della luna (1991) 8 exemplares
I sette veli (1987) 7 exemplares
La malga di Sir (1997) 7 exemplares
Il velo di Maya: romanzo (2006) 6 exemplares
L'ultima valle (1987) 6 exemplares
L'Uomo Di Praga: Romanzo (2003) 6 exemplares
Il costruttore (1995) 6 exemplares
La tredicesima notte (2001) 6 exemplares
Racconti della terra di Canaan (1989) 5 exemplares
Il taumaturgo e l'imperatore (2003) 5 exemplares
Il filo di seta (1999) 4 exemplares
La contrada : romanzo (1981) 4 exemplares
La notte del ragno mannaro (1976) 4 exemplares
Il guaritore (1993) 4 exemplares
Marco d'Europa (1993) 4 exemplares
Il circolo Swedenborg (2010) 4 exemplares
ˆLo ‰stambecco bianco (2006) 3 exemplares
Voci a Jerushalajim (1995) 3 exemplares
Il vento nel vigneto (2006) 2 exemplares
Il calderas 1 exemplar
Sgorlon Carlo 1 exemplar
L'antidoto Manzoni 1 exemplar
L'alchimista degli strati (2008) 1 exemplar
HILO DE SEDA (2002) 1 exemplar

Etiquetado

Conhecimento Comum

Data de nascimento
1930-07-26
Data de falecimento
2009-12-25
Sexo
male
Nacionalidade
Italy
Local de nascimento
Cassacco, Italy

Membros

Críticas

"La madre di Alda cerco' nella sua memoria, e scopri' che era vero. Le piazze dei paesi erano piene di gente entusiasta il giorno in cui la guerra era stata dichiarata. Forse nei periodi di pace e di serenita' gli uomini facevano in tempo a dimenticare quanto fosse tremenda la guerra, e quando tornava a scoppiare ne rivedevano il vero volto con una sorta di sbalordita sorpresa." (p. 86)

"Pensieri peregrini portavano Marta lontano, in direzioni bizzarre, e si mescolavano fra loro curiosamente. Lei si sentiva dominata dalla impressione degli strati del tempo, di cui avvertiva la solennita'. Pero' sapeva bene che la storia che misteriosamente l'attirava non era quella dei grandi eventi politici e militari, la storia dei vincitori e delle loro battaglie, ma il destino faticoso e sofferto di ogni uomo." (p. 102)

" - Il Friuli e la steppa si somigliano almeno in una cosa.
- Ossia?
- Nei nostri cimiteri sono seppelliti molti italiani, e nei vostri molti cosacchi. Una specie di gemellaggio nella morte." (p. 120)

"(Gavrila)Non sarebbe mai tornato alla sua citta' nella steppa, ne' avrebbe mai rivisto i fiumi della Cernozjom. Lui in patria non sarebbe ritornato mai perche' essa non era prevista nel destino degli uomini moderni, la cui sorte era di vagabondare eternamente, di smarrirsi tra illusioni potenti e pensieri fittizi, e di non arrivare mai alla meta. La patria non c'era piu'. (p. 130)

" - La terra non tradisce mai, ragazzo. Non e' come gli uomini, che si dicono amici e poi possono voltarsi contro di te. La terra e' madre. Da essa veniamo e ad essa torneremo. In essa ci seppelliranno quando sara' finita. La terra e' il principio e la fine, e tutto il resto non e' che favola." (p. 184-5)

"L'uomo moderno non sapeva piu' dove andare perche' non credeva piu' nelle cose e nelle idee. Non era piu' capace di pensieri semplici ed essenziali, ed era un essere smarrito che navigava senza meta, tra circi e mostri senza fine." (p. 222)

"Alla fine entro' (Ghirei) nel territorio piu' difficile da intuire e da capire, che cioe' v'era nel mondo moderno, forse a causa della guerra, o forse anche per altri motivi, piu' ardui da definire, una cosa impalpabile che s'insinuava nella mente degli uomini, e impediva loro di ritrovare la propria identita', di riprenderne possesso, di ritrovare se stessi e un modo antico di sentire e di pensare. Forse tutto un mondo, amato e ben conosciuto, si era dissolto per colpa della guerra. Forse tutti gli uomini moderni erano degli esuli, dei profughi, dei senzapatria, al di la' delle vicende della guerra e delle sue vicissitudini. Era la loro stessa anima che non aveva piu' un luogo familiare e ben conosciuto, ne' certezze, ne' dimensioni consolatorie, ed essi non sapevano piu' dove rifugiarsi e a che cosa aggrapparsi." (p. 284-5)







… (mais)
 
Assinalado
NewLibrary78 | Jul 22, 2023 |
 
Assinalado
Murtra | May 20, 2021 |
 
Assinalado
ScarpaOderzo | Apr 14, 2020 |
Un bel romanzo storico, basato sulla figura del frate cappuccino Marco d'Aviano. Con questo romanzo, Sgorlon si conferma essere un grande narratore, abile nel costruire una trama intessuta di invenzione e verità storica .

Il "Il taumaturgo e l'imperatore" è ambientato nel 1600, un secolo di solito un po’ ignorato, ed è l'occasione per ricordare avvenimenti che hanno riguardato l'Europa e che aiutano senza dubbio anche a comprendere il presente

 
Assinalado
mara4m | 1 outra crítica | Jun 8, 2011 |

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