Luciano Tomassini

Il secolo XVII è uno dei periodi più travagliati della storia della Umanità. Nazioni e Stati scendono in campo, l'un contro l'altro armati, in una serie interminabile di guerre che sconvolgono l'Europa, riducono alla fame intere popolazioni, distruggono castelli e città. In questo panorama di guerre è naturale che, tra i tanti condottieri degli eserciti in lotta, emergano figure di prima grandezza. da Gustavo Adolfo, re di Svezia, a Maurizio di Nassau, dal Wallenstein al principe di Condé, dal visconte di Turenne ai generali svedesi Banner e Torstensson. Non ultimo, tra essi, Raimondo Montecuccoli. Piccolo nobile della provincia modenese, egli dimostra come la volontà e la dedizione ad un ideale possano condurre ai più alti fastigi un uomo di non eccelsi natali. Vissuto in un'epoca tormentata, privo di mezzi economici e forte soltanto del suo valore, straniero nel paese in cui visse, poté giungere al più alto livello militare nella patria di adozione proprio in' virtù della tenacia e dello studio assiduo.
Ottenne il comando supremo di un esercito dopo avere percorso tutti i gradi della gerarchia, vinse le battaglie militari e quelle della vita, ne trasse ammaestramento ed esperienza, e lo volle dimostrare scrivendo. Ed è per questo che viene ricordato come capitano e come scrittore.… (mais)