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Gian Franco Venè

Autor(a) de Mille lire al mese

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About the Author

Obras por Gian Franco Venè

Mille lire al mese (1988) — Autor — 24 exemplares
Vola colomba (1990) — Autor — 8 exemplares
Il processo di Verona (1967) 5 exemplares
Pirandello fascista 2 exemplares
La Satira politica 1 exemplar

Etiquetado

Conhecimento Comum

Nome canónico
Venè, Gian Franco
Nome legal
Venè, Gian Franco
Sexo
male
Nacionalidade
Italian
País (no mapa)
Italy

Membros

Críticas

In realtà il libro parla del rientro in Italia, del processo e della condanna a morte di Ciano, a cui attacca una descrizione della vita degli italiani nel periodo (autunno '43-gennaio '44). Ma il termine Coprifuoco ed il sottotitolo c'entrano poco.
E anche la stesura risente di questa ambivalenza: troppo semplice sia per una descrizione della vita di Ciano, troppo narrata e piena di aneddoti, che per la vita quotidiana degli italiani (meglio: dei veronesi e dei gardesani), troppo semplicistica e senza molti dati di fatto.… (mais)
½
 
Assinalado
sbaldi59 | 1 outra crítica | Aug 17, 2020 |
Vita quotidiana nell'Italia fascista
 
Assinalado
kikka62 | 1 outra crítica | Mar 19, 2020 |
"Mani in prima, mani in seconda" ordinavano i maestri ai bambini delle elementari. I capistazione fischiavano la partenza dei treni e i treni osservavano orari dalla puntualità leggendaria. Le mogli piccolo-borghesi facevano lustrare la casa per il pranzo domenicale in onore del capufficio e segnavano le bottiglie dell'olio perché la servetta non ne approfittasse. Petronilla dava consigli alle massaie. Il «sabato fascista» si andava alle adunate; eventuali assenze potevano essere giustificate in nome della crescita della prole: dopotutto il sabato era l'unico giorno adatto a un po' d'intimità tra i coniugi. Gian Franco Venè ricostruisce la vita di tutti i giorni, i salari, i prezzi, i modi di mangiare e di vestire, gli snobismi, le mode degli anni venti e trenta, dalla Marcia su Roma alla vigilia della guerra, quando le famiglie italiane borghesi tiravano avanti con mille lire al mese. Un mondo un po' angusto, la cui apparente serenità copriva i preannunci della catastrofe. Anche qui, la vita quotidiana ne registra puntualmente i segnali quando, dalle fedi d'oro spontaneamente donate alla patria durante la guerra d'Etiopia, si passa alle requisizioni forzate di pentole di ferro e di rame per rifornire l'industria bellica. Quando le donne cominciarono a dover nascondere colapasta e padelle in soffitta per eludere le perquisizioni del regime, anche la tranquilla famiglia italiana capì quale sarebbe stato l'inevitabile esito del ventennio. Gian Franco Venè ricostruisce abitudini, vezzi e umori di quell'epoca con la sottile e affettuosa ironia con cui si guarda un passato che è ancora dentro di noi. Ancora una volta la vita quotidiana si rivela una chiave per conoscere più a fondo la storia.… (mais)
 
Assinalado
BiblioLorenzoLodi | 1 outra crítica | Mar 30, 2015 |
Con lo stesso tocco lieve e ironico con cui, in Mille lire al mese, aveva descritto l'Italia fascista, Gian Franco Venè riporta ora alla nostra memoria, sul filo di una difficile nostalgia, i giorni tra il luglio del '43 e il gennaio del '44, quando il fascismo tentava di risorgere dopo il colpo di stato e gli italiani, presi tra i due fuochi della Repubblica di Salò e gli inizi della guerriglia partigiana, si ritagliavano un'incerta esistenza tra le difficoltà della borsanera e degli sfollamenti, dei bombardamenti e delle nuove, coatte promiscuità. Sono i giorni del coprifuoco. Nelle città calava lasciando dietro di sé solo il passo pesante delle pattuglie, una raffica di mitra, un'umanità timorosa e sopraffatta nascosta all'ombra delle finestre oscurate; nei paesi interrompeva, improvviso e inappellabile, la già precaria quotidianità degli sfollati, i giochi dei ragazzi, le attività delle donne e dei vecchi. Imposto dai tedeschi nei territori occupati -tranne che a Verona, roccaforte del fascismo repubblicano, dove si consumò il dramma epocale del processo ai « traditori)} del 25 luglio -, il coprifuoco scandì i precari ritmi della vita familiare durante i mesi della guerra civile, quando i fatti più minuti si incrociavano con i grandi eventi della Storia, quando anche i potenti, o chi lo era stato, vivevano come tutti le ansie di un destino personale e di una svolta storica. E accanto alla vita quotidiana, in un mirabile contrappunto narrativo, Venè ci ripresenta in forma inedita la vicenda dei gerarchi fascisti, Ciano in testa, processati e fucilati a Verona: le loro speranze e illusioni, la loro vita in carcere, le loro debolezze e, insieme, gli ultimi spasimi di un regime destinato di lì a poco a crollare sotto il peso di una guerra perduta, ma anche della sua stessa debolezza interna.… (mais)
 
Assinalado
BiblioLorenzoLodi | 1 outra crítica | May 14, 2014 |

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Avaliação
3.1
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ISBN
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