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To Be a Machine: Adventures Among Cyborgs, Utopians, Hackers, and the Futurists Solving the Modest Problem of Death (original 2018; edição 2018)

por Mark O'Connell (Autor)

MembrosCríticasPopularidadeAvaliação médiaMenções
2861292,120 (3.61)26
"A globe-spanning investigation into the Transhumanist movement, considering the tech billionaires, scientific luminaries, and DIY body-hackers attempting to prolong, improve, and ultimately transcend the limits of human life"--
Membro:Nutopia
Título:To Be a Machine: Adventures Among Cyborgs, Utopians, Hackers, and the Futurists Solving the Modest Problem of Death
Autores:Mark O'Connell (Autor)
Informação:Anchor (2018), Edition: Reprint, 256 pages
Coleções:A sua biblioteca
Avaliação:
Etiquetas:Nenhum(a)

Informação Sobre a Obra

To Be a Machine: Adventures Among Cyborgs, Utopians, Hackers, and the Futurists Solving the Modest Problem of Death por Mark O'Connell (2018)

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This book is another good reminder — as if I needed one — that there are plenty of insane people with bizarre ideas wandering across America. ( )
  MylesKesten | Jan 23, 2024 |
To Be a Machine, by Mark O’Connell, won the 2018 Wellcome Book Prize. It introduces the reader to transhumanism, a movement that aims, by various means, to allow humans to defeat the problem of aging and thereby death. The transhumanist really believes we can transcend the flesh via technology and solve death. And while, as a Christian, I find this movement to be morally repugnant, I also find it fascinating for some strange reason (maybe it is the sci-fi nerd in me?). Mark O’Connell, makes a journalistic inquiry into the current form of this movement and explores ideas as radical as uploading of minds in computers, post-death cryonic suspension of human bodies to be revived later by some yet-to-be developed advanced technology, cyborgs, technological singularity etc. The book also discusses the ethical questions posed by these technologies in a manner that is accessible to the everyday reader.

This is not a book that champions the transhumanist movement but rather explores it with a journalistic skepticism. And I happen to share O'Connell's bemused skepticism of singularitarians and transhumanists.
( )
  ryantlaferney87 | Dec 8, 2023 |
Curiosa inchiesta - a tratti spassosa, a tratti inquietante - nell’oscuro (e ricco, e bianchissimo e molto americano) mondo dei “transumanisti”, coloro i quali credono nell’estensione indeterminata della vita grazie al supporto della tecnologia (o alla più o meno coesa integrazione fra uomini e macchine).
( )
  d.v. | May 16, 2023 |
Nowadays technology is pervasive; you are rarely more than a few feet away from a smartphone or some sort of internet-enabled device. But there are some people out there who want to take it further, much, much further. Not only do they want to embrace technology, but quite a few of them want to actually inhale it; to change their bodies, improve their minds, maybe even become immortal. These people are looking beyond humanity; these people want to be transhuman.

O'Connell poses the question; what is next for humanity? To answer this question will take him all around the world to meet the weird, the wonderful and the slightly disturbed people who are trying to answer it. He visits the DARPA Robotics Challenge to meet engineers who are building the next generation of robots that are capable of learning and have awareness of their surroundings, a frightening thought when you consider the implications. He visits a cryogenics company who will remove and store your head with the promise that it will be available should the technology reach the point where it can resuscitate you, something that no one can predict if this will ever happen at this current moment. Teenagers seem perfectly happy to be constantly holding a phone, but there are those that want the technology to be always available and who are hacking their own bodies to install home-made electronics within themselves. Some are seeking immortality and are looking for ways to postpone death indefinitely and there are those that see that immortality should be capturing the mind and uploading it as you would do with photos.

These concepts that O’Connell explores on his journey through transhumanism are starting to move from the pages of science fiction into the mainstream. We already have athletes that compete in the Paralympics that are capable of equalling regular competitors and as our trust grows in technology we are looking at ways of enhancing our humanity. We, as a species, have many limitations, but the one we do not lack is imagination. Turning those ideas that the people in this book have into practical solutions is another level up on where we are at the moment, but humanity is nothing but ingenious. As an electronics and mechanical engineer this book both fascinates and terrifies me at the same time (am I the only one who had the name Skynet pass through my mind). There is the potential of the enhancements that can change people’s lives for the good, but there are lots of very real problems that need to be addressed. No one can categorically say if these things will work, or if they will benefit us, or what the implications are of submitting our lives to the responsibility of robots helpers will be. An interesting book that hopefully will provoke further discussion as we embrace technology and it envelops us. 3.5 Stars.
( )
  PDCRead | Apr 6, 2020 |
Questo è uno dei libri più scovolgenti che io abbia mai letto. Al titolo "Essere una macchina" segue il sottotitolo "Avventure tra "cyborgs", utopisti, pirati e futuristi per risolvere il problema della morte". Se non conoscete il termine inglese "cyborg" vi dirò subito che nel linguaggio della fantascienza, si intende un individuo umano al quale sono stati trapiantati membra o organi sintetici. Così siete sicuri di capire di cosa si parla in questo libro e in questo mio post. Io mi sono divertito a leggerlo, cercherò di farvelo piacere anche a voi. Desidero avvisarvi che tutti i nomi e i luoghi fatti in questo articolo sono facilmente rintracciabili in Rete ai link evidenziati per chi non volesse credere in cosa scrivo.

C'è un signore in America che si chiama Max More, è il titolare di una società di nome Alcor. Per 200 mila dollari ibernerna il vostro corpo in un liquido di nitrogeno e lo conserverà fino a quando la scienza non sarà in grado di riportarvi in vita. Tim Cannon è un programmatore di computer il quale ha inserito delle schede elettroniche nel suo braccio senza usare anestetici. Zoltan Istvan è stato un candidato alle recenti elezioni presidenziali fecendo campagna elettorale in una macchina a forma di bara.

Questi sono soltanto alcuni dei personaggi che Mark O' Connell, autore del libro, ha conosciuto e ha intervistato prima di scriverlo. Un libro sul transumanesimo, quel movimento che si propone di inserire nel corpo umano forme di tecnologia per prevenire l'invecchiamento e ogni eventuale causa di morte. Alla domanda di chi vuole farsi ibernare che chiede se potrà vivere mille anni, un addetto della società che risponde al nome di Aubrey de Grey, dice che le possibilità sono al 50/50. Tutto dipende dai finanziamenti futuri del progetto.

Chi scrive queste cose, l'autore del libro, non è uno qualunque, ma è un osservatore abbastanza attento e preciso, uno scrittore tanto scettico quanto inorridito e divertito nel raccontare le cose che ha visto e documentato in maniera tanto puntuale quanto sconvolgente. Dice spesso nel libro che quello che scrive non è soltanto la storia di persone che possono sembrare degli eccentrici o degli imbroglioni. E' gente spesso molto ricca ed influente nella società in cui vivono. Hanno scelto la filosofia del transumanesimo legandola a quella della fede nella tecnologia che si manifesta nella famosa Silicon Valley.

Peter Thiel ad esempio, è una di queste persone e non è uno qualunque. Tra le altre cose è co-fondatore di PayPal il famoso istituto di credito digitale internazionale, sostenitore di Facebook e finanziatore della campagna elettorale di Trump. Pompa milioni di dollari in una campagna che mira a prolungare la vita umana. Ritiene che il potere computazionale è destinato a dominare sempre di più la biologia, tanto da poter far diventare il mistero della morte un problema risolvibile come quello di un "bug" per il computer. Un "problema" risolvibile, la morte.

Ray Kurzweil, il mago della tecnologia di Google, quello che ingoia 150 pillole al giorno, in prevalenza vitamine, ha dichiarato all'autore del libro che se riuscirà a vivere 120 anni, potrà sperare di aumentare le sue conoscenze su come rigenerare le cellule del corpo umano che portano all'invecchiamento. Egli è anche il sostenitore e profeta della "Singolarità Tecnologica", quella teoria con la quale si pensa, per usare le parole di O' Connell, quando la IA (Intelligenza Artificiale) diventerà compatibile con il corpo umano.

Un evento questo previsto tra una decina di anni. Gli uomini saranno in grado, per mezzo della "singolarità", di "trascendere", superare i limiti biologici sia del nostro corpo che del nostro cervello. Saremo padroni del nostro destino. Avremo la morte in pugno. Google ha investito centinaia di milioni di dollari nella ricerca anti invecchiamento. Tutto però è strettamente segreto.

Sono diversi i multimilionari americani che credono e sperano di poter superare, con le possibilità che hanno a loro disposizione, di fermare l'invecchiamento e la prevista conclusione di tutto. Potrebbe esserci una soluzione tecnica, anzi tecnologica. Pensate ad esempio ad un problema di salute che avete con il vostro corpo. Bene. Nessuna preoccupazione. Sono in grado di fare l' "upload" della vostra mente e di quello che avete dentro la scatola del cervello. Iberneranno la vostra testa, quando sarà pronto l'automa, la impianteranno, scaricheranno il contenuto del cervello e potrete continuare a "vivere" con la vostra "mente" su di un robot. Insomma un "cyborg". Un caso limite? Non sembra. Questa è gente che è convinta di quello che fa. Dicono che ci riusciranno.

In “Essere una macchina” Mark O’Connell accompagna il lettore in un viaggio fantascientifico, eppure reale, alla scoperta del transumanesimo: tra impianti di crioconservazione, progetti di secessione dalla razza umana e definitiva sconfitta della morte. Superintelligenze di robot e flussi di informazione in comunione estatica con la tecnologia che ci fa diventare "transumani". Il libro analizza minuziosamente le idee e i presupposti incorporati in questi futuri possibili, che già strutturano il nostro presente. Tutto accade a Scottsdale, una città di 250.000 abitanti, nei pressi di Phoenix, Arizona.

C’è la sede di "Alcor Life Extension Foundation", una no-profit nata nel 1972 che fa ricerca nel campo della crionica. Alla Alcor, per 200.000 dollari, è possibile far conservare il proprio corpo in un "dewar"", “giganteschi thermos pieni di azoto liquido”, o più economicamente (80.000) la propria testa. I corpi, o le teste, sono considerati in sospeso, come nel Limbo, in uno stato intermedio tra la vita e la morte. Alla Alcor (dati al 31 agosto 2018) ci sono 161 pazienti, cioè corpi crioconservati. La Alcor è la manifestazione fisica del nucleo concettuale su cui si fonda il transumanesimo. Secondo O’Connell è “un movimento di liberazione che rivendica nientemeno che una totale emancipazione dalla biologia. Esiste una concezione alternativa, uguale e contraria, secondo cui questa liberazione sarebbe, in realtà, soltanto un asservimento alla tecnologia”.

Il Transumanesimo è un movimento fatto di anime diverse, legate da assunti comuni. Un punto fondamentale è la visione della mente umana, e della cognizione, nei modi del cognitivismo classico o del computazionalismo, nella versione di Marvin Minsky, per cui il cervello è una "meat machine", ua macchina fatta di carne. Esisterebbe una dicotomia tra mente e corpo, due entità distinte: l’una afferente alla sfera delle informazioni del cervello, quella spirituale, della coscienza, l’altra, la parte fisica, invece, sarebbe un semplice sostrato. L’io come un software che gira sull’hardware del cervello.

Da questa metafora, che O’Connell definisce metastasi, nasce l’idea di emulare la mente su un hardware diverso da quello del corpo fisico, con tutte le conseguenze del caso: l’abbandono di massa dai corpi biologici, l’immortalità dell’io o della sua copia digitale, dunque la sconfitta della morte (“La morte da questo punto di vista è un problema tecnico. E ogni problema tecnico presuppone una soluzione tecnica”), in una vera “secessione dalla razza umana”.

Ovviamente, l’aumento della potenza cognitiva della mente, non più limitata dalla capacità di calcolo della biologia, libera verso la Superintelligenza Artificiale (questa in realtà è una questione limitrofa, ma indipendente). I corpi e le teste mozzate a Scottsdale attendono il giorno in cui la loro mente sarà emulata su un nuovo corpo, convinti che la morte è un "errore biologico". Ho detto all'inizio che questo è un libro sconvolgente, forse il più sconvolgente che abbia mai letto.

Più passa il tempo, più leggo libri e più credo di sapere, e invece mi rendo conto di essere sempre più ignorante. Meno male che i libri mi fanno compagnia in questo viaggio nella conoscenza sin da quando ho imparato a leggere e scrivere nella tipografia di mio padre. Lui aveva nella sua piccola biblioteca di famiglia ""Il Mondo Nuovo" di Aldous Huxley pubblicato nella collana della Mondadori "La Medusa" nel 1932. Lui aveva 26 anni. Io avevo una quindicina di anni quando tentai di leggerlo e non ci capii assolutamente nulla. Non so cosa comprese lui, buona anima.

Se lo rileggo oggi e lo confronto con questo libro di Mark O' Connell, mi fa la stessa impressione di quando, oggi, leggo "L'Amante di Lady Chatterly" di D. H. Lawrence uscito nel 1928. Mi spiego: il libro di Lawrence fu messo all'indice, processato e condannato per tutte le oscenità possibili riguardanti il sesso. Quando lo rileggo oggi, dopo di avere letto quello che si scrive e si fa oggi con il sesso, a distanza di pochi anni, mi pare che Lady Chatterly sia stata una educanda.

Allo stesso modo, per quanto riguarda la scienza, e nella scienza il "sesso" continua ad avere la sua centralità, quando leggo il libro di Huxley e lo confronto con questo di O' Connell mi sembra un libro per bambini. Forse esagero. Io vi consiglio di leggere, anzi rileggere, questi libri e vi invito a riflettere su quanto e come il tempo sia il vero segreto nel quale è avvolto il mistero della nostra vita. Tutto scorre e tutto cambia. E son contento che le cose vadano in questa maniera. Voi no? Eppur si muove! "Come è umano Lei!", diceva Fantozzi. ( )
  AntonioGallo | Oct 9, 2019 |
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DDC/MDS canónico
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