Velocissimo, questo romanzo scivola via intrattenendoci pagina per pagina con la storia di una vita di un uomo trentaseienne, ebreo ad Amsterdam. Una storia articolata, sincera, a tratti divertente ma spesso problematica e piena di nuove prospettive. Il rapporto con il padre, con il fratello con l'ortodossia, con le donne, con gli affari e un continuo richiamo alla pesante, invadente, pedante, ironica cultura ebraica.
Un bel romanzo che si legge con piacere e non manca di dare spunti importanti di riflessione (chi siamo, da dove veniamo, dove vogliamo andare, stiamo facendo le scelte giuste, perchè un ebreo non dovrebbe possedere una Porsche e altre cosette così). ( )