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A carregar... Divorce, Italian Style [1961 film]por Pietro Germi (Director), Ennio De Concini (Screenwriter)
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Pertence à Série da EditoraThe Criterion Collection (286) Prémios
A man falls in love with a younger woman, but he is married and divorce is illegal. To get what he wants, he begins an elaborate scheme to kill his wife. Não foram encontradas descrições de bibliotecas. |
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Google Books — A carregar... GénerosSem géneros Sistema Decimal de Melvil (DDC)791.42The arts Recreational and performing arts Public performances Film, Radio, and TelevisionClassificação da Biblioteca do Congresso dos EUA (LCC)AvaliaçãoMédia:
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Fefè tenta allora disperatamente di trovare alla moglie un amante, per poterli sorprendere insieme, ucciderli, usufruire del beneficio del motivo d'onore e – scontata la lieve pena – sposare finalmente l'amata. Non ci riesce, ma la sorte gli viene incontro. In seguito a un litigio con il marito, Rosalia, sentendosi abbandonata, cerca conforto in Carmelo Patanè, un suo vecchio spasimante creduto morto in guerra e poi tornato. Fefè, venuto a sapere della vecchia relazione, favorisce gli incontri e spia i potenziali adulteri, finché un giorno scopre che si sono finalmente dati appuntamento, in occasione dell'arrivo in città del film La dolce vita, che richiama tutto il paese. Il barone va al cinema, ma nel mezzo della proiezione rincasa allo scopo di sorprendere gli amanti. Costoro, però, anziché consumare il tradimento, si sono dati alla fuga.
Venuta a mancare la flagranza, che avrebbe potuto giustificare lo stato d'ira richiesto dalla norma sul delitto d'onore, Fefè si finge malato e incapace di reagire. Si attira così il disprezzo di tutti i concittadini, intenzionalmente, per creare condizioni di disonore sufficienti a giustificare comunque il suo gesto. Nel frattempo lo zio Calogero, padre di Angela, muore d'infarto scoprendo casualmente la tresca della figlia con il nipote. Al funerale fa la sua apparizione Immacolata, moglie di Patanè, che umilia pubblicamente Ferdinando, sputandogli in faccia.
Grazie a don Ciccio Matara, boss locale, il barone viene a conoscenza del luogo dove sono nascosti i fuggiaschi. Giunto sul posto, trova Immacolata che ha già vendicato il suo onore uccidendo il marito. Non gli resta allora che fare altrettanto con Rosalia. Condannato a tre anni di carcere, sconta una pena inferiore beneficiando di un'amnistia e torna infine in paese, dove finalmente sposa la bella Angela.
Ma, dopo pochi mesi, in viaggio di nozze qualcosa (o meglio qualcuno) mette già in dubbio la felicità dell'unione: infatti, nella scena finale Angela, sdraiata sul ponte di una barca, bacia il neomarito Fefè, mentre con un piede carezza quello del giovane timoniere ( )