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A carregar... The Aleph (1949)por Jorge Luis Borges
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Simbolo di iniziazione, di ricerca del centro, dell'unione degli opposti, del nocciolo delle cose. E' facile perdersi, perdere se stessi, nel labirinto. Allo stesso modo affascina la Biblioteca, dove viene custodito il sapere e forse anche la Verità. E lo Specchio, simbolo di vanità e perdizione, ma anche di virtù e conoscenza. Potrei davvero continuare a lungo. Come Ulisse non poté vincere il desiderio di divenir del mondo esperto, così Borges indaga e testa i confini del mondo e della letteratura, portandoci lontano da lidi conosciuti e rassicuranti, verso i limiti estremi dello spazio e del tempo, dove entrambi si distorcono e niente è lineare. L’ALEPH (****) Forse questi racconti derivano dai limpidi sogni di Lovecraft. Salomon saith: There is no new thing upon the earth. So that as Plato had an imagination, that all knowledge was but remembrance; so Salomon giveth his sentence, that all novelty is but oblivion. Francis Bacon, Essays, LVIII (11) Nessuno e’ qualcuno, un solo uomo immortale e’ tutti gli uomini. Come Cornelio Agrippa, sono dio, sono eroe, sono filosofo, sono demonio e sono mondo, il che e’ un modo complicato di dire che non sono. (22) I’m looking for the face I had before the world was made. Yeats, The winding stair. (47) Nella Somma Teologica si nega che Dio possa far si’ che il passato non sia stato, ma non si dice nulla dell’intricata concatenazione di cause ed effetti, che e’ tanto vasta e segreta che forse non si potrebbe annullare un solo fatto remoto, per insignificante che sia stato, senza infirmare il presente. (66) Nel primo volume dei Parerga und Paralipomena rilessi che tutti i fatti che possono accadere a un uomo, dall’istante della sua nascita a quello della sua morte, sono stati preordinati da lui. Cosi’, ogni negligenza e’deliberata, ogni incontro casuale un appuntamento, ogni umiliazione una penitenza, ogni insuccesso una misteriosa vittoria, ogni morte un suicidio. Non c’e’ consolazione piu’ abile del pensiero che abbiamo scelto le nostre disgrazie; una tale teleologia individuale ci rivela un ordine segreto e prodigiosamente ci confonde con la divinita’. (70-1) Pensai: Sono contento della sconfitta perche’ e’ accaduta, perche’ e’ innumerevolmente unita a tutti i fatti che sono, che furono, che saranno, perche’ censurare o deplorare un solo fatto reale e’ bestemmiare l’universo. (73) Disse Tennyson che se potessimo comprendere un solo fiore sapremmo chi siamo e cos’e’ il mondo. (92) Nell’ambito della terra esistono forme antiche, forme incorruttibili ed eterne; una qualunque di esse poteva essere il simbolo che cercavo. Una montagna poteva essere la parola del dio, o un fiume o l’impero o la configurazione degli astri. Ma nel corso dei secoli le montagne si livellano e il percorso di un fiume suole mutare e gli imperi conoscono cambiamenti e distruzioni e la figura degli astri varia. nel firmamento avvengono mutamenti. La montagna e la stella sono individui e gli individui sono caduchi. cercai qualcosa di piu’ tenace, di piu’ invulnerabile. Pensai alle generazioni dei cereali, dei pascoli, degli uccelli, degli uomini. Forse nel mio volto era scritta la magia, forse io stesso ero il fine della mia ricerca. (95-6) Non ti sei destato alla veglia ma a un sogno precedente. Questo sogno e’ dentro un altro, e cosi’ all’infinito, che e’ il numero dei granelli di sabbia. La strada che dovrai percorrere all’indietro e’ interminabile e morrai prima di esserti veramente destato. (97) Spiego’ che un Aleph e’ uno dei punti dello spazio che contengono tutti i punti. … “L’Aleph?” ripetei. “Si’, il luogo dove si trovano, senza confondersi, tutti i luoghi della terra, visti da tutti gli angoli. Non rivelai a nessuno la mia scoperta ma vi tornai ancora. … (131) … vidi contemporaneamente ogni lettera di ogni pagina (bambino, solevo meravigliarmi del fatto che le lettere di un volume chiuso non si mescolassero e perdessero durante la notte)... (134) … due altri grandi temi della narrativa borgesiana: quello del cosmo come caos, affidato alla visionaria architettura della Citta’ degli Immortali, e quello della inconoscibilita’ del reale, affidato al simbolo del labirinto. (160) sem críticas | adicionar uma crítica
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"Presents a collection of short stories by Argentine author Jorge Luis Borges including the title story about an artifact that can see the entire universe at once."-- Não foram encontradas descrições de bibliotecas. |
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