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A carregar... The Gulag Archipelago, 1918-1956: Parts I-VII (Complete)por Aleksandr Solzhenitsyn
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Pertence a SérieThe Gulag Archipelago (Omnibus: Volumes One, Two and Three, Parts I-VII Complete) ContémThe Gulag Archipelago, 1918-1956: An Experiment in Literary Investigation (Volume One, Parts I-II) por Aleksandr Solzhenitsyn The Gulag Archipelago, 1918-1956: An Experiment in Literary Investigation (Volume Two, Parts III-IV) por Aleksandr Solzhenitsyn The Gulag Archipelago, 1918-1956: An Experiment in Literary Investigation (Volume Three, Parts V-VII) por Aleksandr Solzhenitsyn The Gulag Archipelago, Volume I, Section I: The Prison Industry; Perpetual Motion por Aleksandr Solzhenitsyn (indirecta) É resumida emNotable Lists
Now available exclusively from Westview Press, all three volumes of Aleksandr I. Solzhenitsyn's masterwork, "the greatest and most powerful indictment of a political regime ever to be leveled in modern times," Não foram encontradas descrições de bibliotecas. |
Current DiscussionsThe Gulag Archipelago em Fine Press Forum Capas populares
Google Books — A carregar... GénerosSem géneros Sistema Decimal de Melvil (DDC)891.7344Literature Literature of other languages Literature of east Indo-European and Celtic languages Russian and East Slavic languages Russian fiction USSR 1917–1991 Late 20th century 1917–1991Classificação da Biblioteca do Congresso dos EUA (LCC)AvaliaçãoMédia:
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La storia ha dimostrato che Solgenitsin aveva ragione innanzitutto a credere in se stesso: anche quando tutto sembrava perso, non ha rinunciato alle proprie convinzioni. In secondo luogo nel ribadire che sarebbe morto in patria, perché il comunismo era destinato al fallimento. E così è stato. Solgenitsin tornò a Mosca vent’anni dopo esserne stato espulso. Lui ha resistito, l’imperialismo sovietico è morto. Merita la nostra riconoscenza anche se negli ultimi anni l’Occidente non lo ha capito. Per noi fu soprattutto un grande dissidente capace di smascherare gli orrori del comunismo. Lui invece si considerava innanzitutto un patriota, la dimostrazione che il lungo periodo di glaciazione bolscevica non è bastato a spegnere l’animo russo. Un animo che in Solgenitsin è rimasto al cento per cento slavo, senza concessioni alla cultura occidentale. Il ritorno nella Russia allo sbando dell’era Eltsin fu per lui traumatico e lo persuase ancor di più che la vera salvezza andava cercata nelle radici della cultura del suo Paese. E dunque nell’orgoglio per la propria nazione, nella riscoperta di dimensione spirituale attraverso la Chiesa Ortodossa. E questo spiega perché le sue ultime opere non siano state bene accolte in Occidente. Troppo lontane dal nostro mondo, dai nostri valori, dal nostro modo di concepire la religione. Un’incomprensione che non scalfisce il valore di Solgenitsin."
Estratto dall'articolo apparso su IL GIORNALE a firma dello storico francese Max Gallo, intitolato: "Ma in Occidente l'Intellighenzia non capì il suo valore" per commemorare la sua scomparsa.
5 agosto 2008 ( )