Carregue numa fotografia para ir para os Livros Google.
A carregar... Dementia: Anthroposophical Perspectivespor Judith Von Halle
Nenhum(a) A carregar...
Adira ao LibraryThing para descobrir se irá gostar deste livro. Ainda não há conversas na Discussão sobre este livro. sem críticas | adicionar uma crítica
Dementia, a broad category of brain diseases including Alzheimers and Parkinsons, affects millions of people worldwide. Orthodox medicine has not been able to discover the causes of dementia, let alone develop successful treatments or a cure. Developing successful methods of treatment requires a full understanding of the human being. This can not be achieved through observation with the outer senses only, but increasingly calls for spiritual-scientific perception. Through this method, as founded by Rudolf Steiner, great service can be rendered to humanity, including precise research into the causes of ill-health. The factors involved in the eruption of modern afflictions, such as dementia, can be determined by careful consideration of humanitys as well as the individuals destiny. Não foram encontradas descrições de bibliotecas. |
Current DiscussionsNenhum(a)
Google Books — A carregar... GénerosSistema Decimal de Melvil (DDC)616.83Technology Medicine and health Diseases Diseases of nervous system and mental disorders Other organic diseases of central nervous systemClassificação da Biblioteca do Congresso dos EUA (LCC)AvaliaçãoMédia:
É você?Torne-se num Autor LibraryThing. |
Che però si vada verso una società per i tre quarti affetta da questa malattia, che la scienza materialistica attuale defnisce attraverso il concetto di “defcit cognitivo” e sterilizza nella categoria delle malattie incurabili, per Judit von Halle non è un caso: “Bisogna
tuttavia tenere presente che il vero problema di questa malattia non è il cervello, ma il cambiamento, o per meglio dire il blocco delle funzioni delle componenti
essenziali. Osservare l’organo cervello di per sé, isolato dal sistema delle componenti essenziali umane, significa pretendere che la testa funzioni anche senza
essere “attaccata” al corpo, in una condizione di isolamento”.
Un’occasione per approcciare da un punto di vista concreto una nuova immagine dell’uomo, capace di orientare chiunque anche nel campo delle cosiddette “malattie incurabili”. ( )