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A carregar... Dall'Ellade a Bisanziopor Alberto Arbasino
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Google Books — A carregar... GénerosSistema Decimal de Melvil (DDC)858.91403Literature Italian and related languages Authors, Italian and Italian miscellany 20th Century 1945-1999Classificação da Biblioteca do Congresso dos EUA (LCC)AvaliaçãoMédia:
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È il 1960 e alcuni giovani italiani di buone letture decidono di snobbare le Olimpiadi di Roma e di visitare invece Olimpia e gli altri luoghi della grecità mitica, in un viaggio di formazione che anticipa il turismo di massa. I leggendari monumenti vengono percorsi da un'instancabile café society milanese e francese che si è formata soprattutto sulle Elene ed Elettre ed Ecube e Antigoni rifrescate da Giraudoux, Cocteau, Stravinskij, Anouilh, Poulenc, Sartre... Ecco quindi una "conversation pièce" d'epoca - allora "sofisticata" oggi forse archeologica - fra il Partenone, Olimpia, Delfi, Micene e Mikonos...
Nell’estate del 1960, alcuni giovani italiani di buone letture decidono di sfuggire le Olimpiadi a Roma e visitare invece Olimpia (e gli alti luoghi della grecità mitica), in un viaggetto di formazione prima dei turismi di massa ormai imminenti. Un programma di santuari e isole e citazioni classiche.
Però la Callas va cantando la Norma a Epidauro, e la celebrata Katina Paxinou recita Euripide all’Erode Attico. Dunque i leggendari monumenti vengono percorsi e commentati da una instancabile café society milanese e francese che si è formata soprattutto sulle Elene ed Elettre e Giocaste e Antigoni brillantemente rinfrescate da Giraudoux, Cocteau, Stravinskij, Anouilh, Poulenc, Jouvet, Sartre... Tutto quel neoclassicismo ‘anni Trenta’ fra surrealismo e Picasso, più Chanel che Nietzsche, niente erudizione da Gottinga o Tubinga, e solo un sentore dell’Arianna a Nasso di Hofmannsthal e Strauss. Ecco dunque una conversation piece d’epoca – allora ‘sofisticata’, oggi archeologica – fra il Partenone e Olimpia e Delfi e Micene e Mikonos... Con un finale «in turcheria», nella prelibata décadence di Bisanzio.
Alberto Arbasino è nato a Voghera nel 1930, e ha pubblicato il suo primo racconto nel 1955, su «Paragone». Era Distesa estate, che sarebbe entrato a far parte della raccolta Le piccole vacanze, del 1957. Membro del Gruppo '63, collaboratore di alcune importanti riviste come «L'illustrazione italiana», «Officina», «Il Mondo», «Tempo presente», «Il Verri», e in seguito del quotidiano «la Repubblica», Arbasino ha scritto numerosi saggi, pamphlet e opere di narrativa, che vengono ripubblicati in questi anni da Adelphi (L'Anonimo lombardo, 1959 e 1996; Parigi o cara, 1960 e 1995; Fratelli d'Italia, 1963, 1976 e 1993; Super-Eliogabalo, 1969 e 2001; Specchio delle mie brame, 1974 e 1995; Lettere da Londra, 1997) insieme a nuovi testi (Mekong, 1994; Passeggiando tra i draghi addormentati, 1997; Paesaggi italiani con zombi, 1998; Le Muse a Los Angeles, 2000; Marescialle e libertini, 2004; Dall'Ellade a Bisanzio, 2006). Matinée (1983) è invece, come recita il sottotitolo, Un concerto di poesia. ( )